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Malinconia di novembre: capire, agire e trovare un nuovo equilibrio

28 Nov 2025

Le giornate si accorciano, il cielo si copre e spesso si avverte un senso di malinconia. A novembre, molti provano una punta di tristezza, il desiderio di restare sotto le coperte, una stanchezza diffusa. Questa “malinconia di novembre” non è una debolezza, ma una risposta frequente ai cambiamenti ambientali e psichici (e soprattutto, segnali che è possibile decodificare e accompagnare).

In questo articolo esploreremo perché questo mese può influire sul nostro umore (diminuzione della luce, ritmo sconvolto, isolamento), come distinguere un semplice calo di energia emotiva da una vera e propria depressione e, soprattutto, quali leve naturali possiamo attivare per risalire la china. L’obiettivo: offrire spunti concreti, delicati e accessibili per affrontare novembre con più serenità, ritrovando energia, piacere ed equilibrio.

Indice

Perché il mese di novembre pesa sul morale?

Il calo di luminosità e la serotonina

La luce naturale svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del nostro orologio biologico e nella sintesi dei neurotrasmettitori. In autunno, la riduzione dell’esposizione alla luce può diminuire la produzione di serotonina, l’ormone del benessere, e favorire una sovrapproduzione di melatonina, spesso associata a un aumento della sonnolenza.
Gli studi dimostrano che nelle persone sensibili, l’inverno è accompagnato da una regolazione disturbata del trasportatore della serotonina (SERT), che ne riduce la disponibilità nel cervello. [1][2]
Questo squilibrio può tradursi in affaticamento, calo di motivazione o umore più cupo.

💡Consiglio veloce

Esporsi alla luce naturale per 10 minuti al mattino può influire positivamente sull’umore.

Il cambiamento di ritmo e la mancanza di energia

Tra il passaggio all’ora solare, la diminuzione totale delle ore di sole e la stanchezza accumulata dall’inizio dell’anno scolastico, il corpo può essere “scombussolato”.
Il nostro orologio interno (ritmo circadiano) è indebolito: sonno disturbato, calo di energia, difficoltà ad alzarsi.
A volte a questo contesto si aggiungono alcune settimane di superlavoro o di stress (lavoro, obblighi), che minano progressivamente l’energia vitale.

Il contesto psicologico e sociale

Novembre è spesso un mese di ritiro: le attività all’aperto si fanno più rare, i pomeriggi sono più brevi, è più facile chiudersi in casa.
L’isolamento sociale o la mancanza di progetti stimolanti contribuiscono alla sensazione di vuoto.
Inoltre, per molti sta già iniziando a farsi sentire la pressione di fine anno (bilanci, aspettative, stanchezza mentale), che può accentuare l’aspetto opprimente di questo periodo.

Come distinguere tra malinconia e depressione?

I segni di un semplice momento di stanchezza emotiva

  • Una tristezza o una stanchezza passeggera, che dura alcuni giorni o al massimo una o due settimane.
  • Meno voglia di fare, un leggero ritiro, ma senza perdita totale di interesse.
  • Il ritorno di un po’ di energia in alcuni giorni.
  • Capacità di motivarsi per i piaceri semplici, nonostante lo sforzo.

I segnali di allarme di una depressione più grave

  • Umore tristemente persistente, oltre le due settimane.
  • Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia) o notevole cambiamento dell’appetito.
  • Perdita di interesse per le attività abituali, sensazione di inutilità.
  • Pensieri negativi persistenti, senso di colpa, idee cupe.

💡Quando consultare un professionista?

Se i sintomi persistono, peggiorano o interferiscono con la vita quotidiana, è importante rivolgersi a uno psicologo, un medico o uno psichiatra per ottenere sostegno.

7 leve naturali per risalire la china

Ritrovare la luce: luminoterapia e natura

  • Trascorrere del tempo all’aperto al mattino, anche in caso di cielo coperto, per stimolare l’orologio circadiano.
  • L’uso di una lampada per la terapia della luce (≈ 10.000 lux) all’inizio della giornata è uno degli approcci più studiati per il disturbo affettivo stagionale (SAD) [3][4].
  • Prediligere stanze ben illuminate in casa.

Muoversi, anche leggermente

L’attività fisica libera endorfine, stimola la dopamina e migliora il tono fisico e mentale.
Attività delicate come camminare, fare yoga, ballare lentamente o andare in bicicletta possono essere sufficienti per innescare una dinamica positiva.

Regolare il sonno

  • Andare a letto e alzarsi a orari regolari.
  • Creare un ambiente favorevole al riposo (buio, fresco, silenzio).
  • Evitare gli schermi luminosi la sera, ridurre la luce blu.

Nutrire il morale attraverso l'alimentazione

Dal 2019 al 2025, diversi studi tendono a dimostrare che alcuni nutrienti contribuiscono a una migliore gestione dell’umore:

  • Omega-3: diversi studi li associano a un modesto miglioramento dei sintomi depressivi quando utilizzati come coadiuvanti [5][6][7].
  • Vitamina D: la sua carenza può accentuare la depressione invernale; è allo studio il suo ruolo nella modulazione dell’infiammazione e della funzione cerebrale [8].
  • Magnesio, triptofano, antiossidanti (frutta colorata, verdura): per sostenere il metabolismo cerebrale.

Coltivare i legami sociali

Il contatto umano ha un effetto protettivo: condividere, scambiare opinioni, ridere o semplicemente sentirsi ascoltati agisce come un rimedio emotivo.
Telefonate, semplici incontri, scambi, rituali collettivi (serate cinema, letture condivise) possono contribuire a uscire dal silenzio interiore.

Concedersi piacere e dolcezza

Rivalutare i piccoli gesti: un bagno caldo, una tazza di tè, ascoltare musica rilassante, leggere un libro.
Questi momenti sensoriali sono dei punti di riferimento nell’autocontrollo emotivo di novembre.

💡Bonus: Praticare la gratitudine e la consapevolezza

  • Tenere un diario della gratitudine (3 cose positive vissute ogni giorno).
  • Meditazione di consapevolezza, respirazione consapevole, radicamento corporeo.
  • Queste pratiche incoraggiano il ritorno al presente e la riconnessione con se stessi.

Quando consultare un professionista?

  • Se il malessere persiste per più di 2-3 settimane senza miglioramenti.
  • Se il calo di energia, appetito o sonno diventa grave.
  • Se compaiono pensieri negativi persistenti, sensi di colpa o idee cupe.
  • Professionisti coinvolti: medico generico, psicologo, psichiatra, a seconda del livello di gravità.

Prevenire la depressione di novembre fin dall'inizio dell'anno scolastico

  • A partire da settembre, instaurare una routine equilibrata: sonno, attività fisica, tempo nella natura.
  • Massimizzare l’esposizione alla luce mattutina.
  • Mantenere attività sociali e progetti coinvolgenti (hobby, laboratori, incontri).
  • Adottare un’alimentazione ricca di nutrienti energetici (omega-3, vitamine, verdure colorate).

Queste strategie preventive rafforzano la resilienza emotiva.

“Anche la notte più lunga alla fine lascia spazio all’alba”

CONCLUSIONE

Novembre può essere un mese delicato, ma non è una fatalità. La “malinconia” che proviamo è spesso un messaggio: quello di rallentare, riadattarsi, riconnettersi con se stessi.
Comprendendo i meccanismi (luce, ritmo, isolamento) e attivando leve delicate (luce, movimento, alimentazione, legami), è possibile attraversare questo periodo con maggiore serenità.
Se l’oscurità si fa strada, ricordate: la primavera emotiva si prepara in autunno. E non siete soli in questo percorso. Non esitate a contattare un professionista della salute.

Domande frequenti

È normale sentirsi un po' giù di morale a novembre?

Sì, è molto comune. La mancanza di luce naturale e l’accorciarsi delle giornate disturbano la produzione di serotonina e melatonina, due ormoni legati all’umore e al sonno. Questo cambiamento stagionale può causare un aumento della stanchezza, una perdita di motivazione e una sensazione di tristezza passeggera.

La depressione stagionale è temporanea e legata al cambiamento di stagione. Spesso dura da pochi giorni a qualche settimana.
La depressione stagionale, invece, è più profonda e persistente. È accompagnata da una marcata tristezza, da un disinteresse per le attività abituali, da disturbi del sonno o dell’appetito e spesso richiede cure mediche.

Sì, numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia della luminoterapia nella riduzione dei sintomi del disturbo affettivo stagionale (fonte: PubMed).

Un’esposizione quotidiana di 20-30 minuti a una lampada da 10.000 lux, preferibilmente al mattino, aiuta a regolare l’orologio biologico e a stimolare la serotonina.

Alcuni nutrienti favoriscono naturalmente la produzione degli ormoni del benessere:

  • Omega-3 (pesce grasso, noci, semi di lino)
  • Magnesio (cioccolato fondente, banane, legumi)
  • Vitamina D (sole, uova, pesce grasso)
  • Triptofano (uova, pollame, avena, legumi)

Un’alimentazione varia e colorata aiuta a stabilizzare l’umore e a limitare la stanchezza stagionale.

Se il malessere dura più di due o tre settimane, se è accompagnato da perdita di interesse, ansia marcata o pensieri cupi, è importante consultare un professionista sanitario (medico generico, psicologo o psichiatra). Una diagnosi precoce consente un trattamento adeguato ed evita l’aggravarsi dei sintomi.

Alcune semplici abitudini possono fare la differenza:

  • Esporsi alla luce naturale ogni mattina
  • Mantenere un’attività fisica regolare
  • Dormire in modo regolare e riposante
  • Preservare i legami sociali
  • Praticare la gratitudine e il rilassamento
  • Prendersi cura della propria alimentazione fin dall’autunno

Questi gesti quotidiani rafforzano la resilienza emotiva prima dell’inverno.

ℹ️ Fonti:

  1. « Role of serotonin in seasonal affective disorder » — PubMed
  2. Étude sur le transporteur de sérotonine saisonnier — Brain (McMahon et al.)
  3. “Treatment measures for seasonal affective disorder” – méta-analyse sur luminothérapie
  4. SAD : définition et diagnostic — StatPearls / NCBI Bookshelf
  5. “Omega-3 Fatty Acids Supplementation in the Treatment of Depression” (essai)
  6. “Efficacy of omega-3 PUFAs in depression: meta-analysis”
  7. “Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids in Depression” (revue)
  8. “Nutritional interventions in depression: role of vitamin D & omega-3”
  9. “Seasonal affective disorder (SAD)” — Medscape / eMedicine
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